Care Amiche e Amici,
è bellissimo, dopo il lungo periodo di attesa, poter riprendere con gli appuntamenti teatrali.
In particolare, all’interno della programmazione di Vapore d’Estate 2021, siamo lieti di proporvi lo spettacolo “Gli ultimi nastri di Marilyn” con Marianna Esposito.
Lo spettacolo, vincitore del Premio della Stampa a VDA Voci dell’Anima 2019, si terrà il 16 e 17 Settembre, ore 21:30, presso Spazio Fattoria, via Procaccini 4, Fabbrica del Vapore
Biglietti a pagamento: Intero €12,00 | Ridotto (under 18 e over 65) €10,00
Prenotazioni:
16 settembre
https://eu.jotform.com/build/212422025614341
17 settembre
https://eu.jotform.com/build/212422865335353
https://eu.jotform.com/build/212422865335353
Sarà richiesto il green pass all’ingresso
testo e regia: Giulio Federico Janni
con: Marianna Esposito
produzione: Raumtraum
con: Marianna Esposito
produzione: Raumtraum
Bella e sensuale, innocente e fragile, sorridente e malinconica: questo e molto altro era Marilyn Monroe.
L’attrice, anzi la diva hollywoodiana, che più di ogni altra ha segnato il mondo del cinema ed è entrata nell’immaginario collettivo come icona di femminilità.
Una femminilità conturbante, però relegata in cliché superficiali che ancora oggi, purtroppo, sono duri a morire.
“Gli ultimi nastri di Marilyn” è un viaggio all’interno delle ultime 24 ore di Norma Jean Baker, in arte Marilyn Monroe: un flusso di coscienza ininterrotto dettato alle bobine di un registratore in cui mette a nudo le sue debolezze, i suoi amori, i suoi pensieri, alla ricerca della donna che dimora all’interno dell’attrice, del mito, del simbolo di perfezione e bellezza.
Un ritratto graffiante e sincero di colei che ogni uomo voleva possedere, ma che nessuno ha davvero conosciuto.
Lo spettacolo prosegue la poetica di Raumtraum che da sempre persegue l’urgenza di stare vicino alla gente parlando di contemporaneità, stimolandola ad una più profonda contezza del proprio sentire quotidiano, contemperando linguaggi ed esperienze differenti.
Raccontando, così, di quella creatura insicura, nevrotica, talvolta crudele e tuttavia sognatrice che è l’essere umano.
Raccontando, così, di quella creatura insicura, nevrotica, talvolta crudele e tuttavia sognatrice che è l’essere umano.